Le origini del violino e i primi liutai
Le origini del violino
Fra il 1500 e il 1600 trae le sue origini il violino. Si ritiene, per tradizione, che l’inventore del violino sia Gasparo da Salò, di Brescia del quale erediterà la fama e la bravura Giovanni Paolo Maggini.
Possiamo considerare, però, il primo violino con la fisionomia dello strumento arrivato ai nostri giorni, quello realizzato da Andrea Amati, risalente alla seconda metà del secolo XVI.
Si tratta del violino “Charles IX” realizzato nel 1564, in pino, acero e avorio. Lo potete ammirare qui. Ma c’è una nota da fare: le misure del “Charles IX” sono leggermente più contenute. E’ un violino più piccolo di quello a cui siamo abituati oggigiorno.
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I primi liutai
Fra il XVI e il XVII nasce la grande scuola cremonese fra cui troviamo i celebri violini Stradivari, i Guarneri e, ovviamente, gli Amati realizzati poi anche dai figli che continuarono l’opera del padre.
Proponiamo un confronto fra il “Charles IX” e altri due celebri violini: il “Messia” di Stradivari, realizzato nel 1716 e il Guarneri del Gesù “Cannone”, del 1743, appartenuto a Nicolò Paganini.
Andrea Amati, “Charles IX”, 1564
Per importanza nella storia del violino, questo strumento è senza dubbio alla pari del ‘Messia’ di Antonio Stradivari. È uno dei violini più antichi sopravvissuti, ed è stato realizzato dall’unico individuo che potrebbe ragionevolmente essere accreditato come il creatore stesso del violino, almeno nella forma in cui ci è familiare oggi: Andrea Amati.
Lo strumento reca un’etichetta con la dicitura: “ANDREA AMADI IN / CREMONA MDLXIV”
Fondo: un pezzo unico, con i resti di pitture ornamentali rappresentanti gli stemmi del Re Carlo IX e della madre Caterina de’ Medici.
Piano armonico: di pino a grana aperta.
Riccio: originale. Con stampate le iniziali “WC”
Fasce laterali: con il motto: “PIETATE ET JUSTITIA”
Vernice: marrone-dorato
Lunghezza cassa: 34.0 cm
Larghezza superiore: 15.7 cm
Larghezza minima: 10.4 cm
Larghezza inferiore: 19.4 cm
Antonio Stradivari, MESSIA, 1716
Etichettato: “Antonius Stradiuarius Cremonensis / Faciebat Anno 1716”.
Nel 1775 il figlio minore di Antonio Stradivari, contrattò con il Conte Cozio di Salabue l’acquisto dei dieci strumenti rimasti nella bottega del padre insieme ad altre cose. Salabue, uno dei più celebri collezionisti di strumenti, tenne il “Messia” fino al 1827, anno in cui lo vendette a Luigi Tarisio che, a partire da un inizio in sordina, aveva avviato un rilevante business nell’ambito violinistico.
Tarisio non faceva che parlare del suo strepitoso “violino di Salabue”, ma ben guardandosi dal portarlo con se’ durante le sue visite a Parigi. Un giorno stava conversando con il liutaio Jean-Baptiste Vuillaume delle qualità di questo sconosciuto e straordinario strumento, quando il violinista Jean-Delphin Alard, lì presente, esclamò: “Dunque il tuo violino è come il Messia: tutti lo aspettano sempre, ma non appare mai.” E così il violino venne battezzato con il nome con il quale è oggi conosciuto.
Fondo: in due pezzi d’acero di ottima qualità con fiamma un po’ irregolare di media ampiezza discendente dall’incastro centrale ai bordi.
Piano armonico: in due pezzi d’abete con venatura stretta al centro, leggermente aperta sui fianchi.
Riccio: simile.
Fasce laterali: simile.
Vernice: marrone-arancio chiaro.
Lunghezza cassa: 35.6 cm
Larghezza superiore: 16.75 cm
Larghezza minima: 10.83 cm
Larghezza inferiore: 20.8 cm
Guarneri del Gesù, “Cannone”, 1743
Il violino definito “Cannone” a causa della potenza e della qualità sonora del suo timbro, era il preferito tra tutti gli strumenti posseduti da Nicolò Paganini. Realizzato dal rinomato liutaio cremonese Guarneri (detto del Gesù) e considerato uno dei suoi capolavori, il violino presenta caratteristiche distintive che lo distinguono dagli strumenti moderni, tra cui una cassa armonica leggermente più corta e più spessa e un manico decisamente curvo. Il suo tono è decisamente brillante, ma pieno.
Il violino è sopravvissuto integro e intero e appartiene alla città di Genova, dono fatto nel 1837 da Paganini alla sua città natale. Il violino viene suonato mensilmente a Genova perchè questo contribuisce a conservarlo nelle migliori condizioni.
Fondo: in due pezzi d’acero.
Piano armonico: in abete.
Vernice: rossa.
Lunghezza cassa: 35.4 cm
Larghezza superiore: 16.8 cm
Larghezza minima: 11.1 cm
Larghezza inferiore: 20.7 cm
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