La costruzione del violino: un’unità complessa fatta di decine di piccole parti
Un’unità assai complessa
La costruzione di un violino è un’operazione decisamente complessa quanto la sua struttura fatta di molte più componenti di quelle che si potrebbero immaginare ad uno sguardo superficiale. Nonostante, ammirando un violino terminato e rifinito, abbiamo davanti una sublime unità, un tutt’uno dal fascino irresistibile, sono moltissime le parti che lo compongono.
La struttura del violino
La struttura fondamentale del violino è costituita da una cassa armonica alla quale è annesso un manico che termina con il riccio sul quale è posizionata la tastiera, e sopra la quale verranno posizionate le corde. Ma vediamo di quante parti è costituita la struttura del violino e proviamo a immaginare la complessità della sua costruzione, poichè ogni singolo pezzo deve essere costruito in modo tale che risulti un’armonia d’insieme unica. Potremo costruire un violino ad Arte soltanto immaginandolo come un’unità idealmente perfetta, le cui singole parti saranno tarate l’una sull’altra e potranno far parte soltanto di quel singolo violino.
E’ un po’ come per un essere umano. Abbiamo tutti in comune una struttura ossea, degli organi interni e delle caratteristiche estetiche. Ogni violino ha le sue specifiche misure, il suo timbro, la sua vernice, ed è costituito di legni specifici, e ognuna di queste parti e di queste caratteristiche contribuisce a formare un’unità come un’organismo vivente, fatto di organi che collaborano fra loro. Maggiore sarà la qualità dei materiali e della lavorazione di ognuna delle parti, migliore sarà il risultato.
Le parti del violino
Al riccio che costituisce la parte superiore, è collegato il manico sul quale è posta la tastiera in ebano.
A loro volta riccio e tastiera sono annessi al corpo del violino costituito dal piano armonico caratterizzato dalle due f ai lati e dal fondo, collegati fra loro dalle fasce laterali e da un bastoncino cilindrico chiamato “anima”. Sopra il piano armonico si pongono poi cordiera e bottone, e ponticello per tenere le corde e trasmettere le vibrazioni al corpo del violino, poi c’è la mentoniera perchè il violinista possa trovare un contatto comodo con lo strumento.
Ci sono poi, fondamentali per l’accordatura, i piroli che si inseriscono nel riccio attraverso fori laterali, e i tiracantini che si mettono sulla cordiera per regolare in modo più sottile la tensione delle corde in modo da accordare con maggiore facilità. Nella fase iniziale di studio i tiracantini si pongono in corrispondenza di tutte le corde, più avanti soltanto sulle due corde più acute, o soltanto sul mi, la più acuta di tutte.
Ci sono poi parti di rinforzo all’interno della cassa armonica, e la filettatura che incornicia piano armonico e fondo.
Ciò risulta mirabile nella costruzione del violino è l’armonia d’insieme di un violino ben realizzato che difficilmente appare come l’insieme di così tante piccole parti messe insieme. Costruire un buon violino è una vera arte così come suonarlo dignitosamente.

